|
Florestana Sfredda - 08.12.04
Carissima Sissa,
a te e ai tuoi fratelli un affettuoso, memore pensiero evocando la memoria
dei vostri cari genitori, amici dei nostri anni giovani e indimenticabili
fratelli nel comune Signore.
Due sole parole, dettate dall'affetto e da antichi legami.
Vostro padre. Pių giovane di lui, ne ricordo bene la figura, i toni
pacati, la forza del pensiero. Mi stupiva che un uomo come lui (nel mio
immaginario tanto pių "importante" e autorevole) dedicasse tempo a scrivermi
lunghe lettere, di cui rammento la fine scrittura, i fogli in carta leggera
tutti fittamente riempiti dalla sua minuta calligrafia... Gli argomenti
erano quasi esclusivamente teologici, intensi, ricchi di stimoli ma anche di
interrogativi cui tentavo di dare una risposta, cosė come potevo. Ricorreva
spesso, nei suoi scritti, il nome di Melchisedek re di Salem, l'emblematica
figura del Cristo che non a caso sarebbe stata molto pių tardi evocata da
Paulo Coelho. Ho conservato tutti quei fogli: mi riprometto di ritrovarli e
un giorno donarveli.
La vostra cara mamma. Silenziosa, mite, sorridente: questo il ricordo
vivo che ho di lei. Il salotto-studio era dominato dalla figura del marito,
ma lei era presente. Ne percepivo in modo sensibile la
presenza. E non era una presenza vacua. Al di lā della madre affettuosa, al
di lā della coraggiosa partigiana "Marcella", c'era Mariuccia, la
donna semplice e forte che, avendo unito la propria vita a quella di lui, ne
aveva condiviso le prove e il martirio. Soccorreva, assisteva, seguiva nel
nascondimento. Cosė io la immagino, cosė la rivedo: prima e dopo, sempre in
silenzio, sempre con il suo dolce sorriso anche nelle ore della
disperazione, ma altresė con la sua immane forza interiore. Porto dentro di
me il ricordo dolcissimo di una donna dall'apparenza fragile, forse timida,
forse un po' sopraffatta dalla statura di chi peraltro lottava con lei al
suo fianco...eppure porto dentro di me anche la certezza che senza di lei,
la "madre coraggio", la "resistente", il cammino della
Liberazione a Bolzano sarebbe stato percorso ben diversamente.
A te, cara Sissa, ai tuoi fratelli vada il mio pensiero affettuoso e un
abbraccio in cui, insieme a voi e con Emidio, stringo al cuore i due Cari
che ci hanno preceduto nella Luce.
Florestana.
|
|